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"Sono convinto di fare il più bel mestiere del mondo...... Faccio felici le persone" (chef Luigi Ammirati)

giovedì 5 febbraio 2015

Lo spreco alimentare, la tv dà il cattivo esempio

Oggi è la giornata nazionale contro lo spreco alimentare e da cuoco non posso che essere sensibile al problema.
Secondo Repubblica:

"In Italia ogni anno vengono buttati 1,19 milioni di tonnellate di alimenti. Un'"abitudine" che si riflette negativamente anche sull'ambiente, come sottolinea il Wwf."

Uno spreco enorme di cibo dovuto soprattutto alla scarsa cultura della buona conservazione; la cucina è sicuramente centrata sulla trasformazione dell'alimento in pietanza, ma una parte fondamentale deve riguardare la conoscenza del prodotto e le giuste tecniche di conservazione.
Grazie alle nuove tecniche approdate in cucina abbiamo la possibilità di conservare correttamente un alimento per un periodo maggiore di tempo rispetto alla semplice refrigerazione.
Resto basito, quando in programmi televisivi dedicati alla cucina, chef conosciuti come Carlo Cracco, ma non solo, con estrema facilità e disinvoltura, gettano le pietanze dei loro "aspiranti cuochi" nell'immondizia.
L'educazione all'arte gastronomica, non può non comprendere il rispetto per l'alimento.
Un piatto che non ha una cottura ottimale o un aspetto consono per il servizio, DEVE essere corretto o (nel limite del possibile) riutilizzato in altre preparazioni pur garantendo la qualità, il gusto e la giusta presentazione al cliente.
Rispettare il cibo, significa rispettare il processo di produzione e tutte le persone che hanno lavorato affinché quel prodotto arrivasse nelle nostre cucine, significa rispettare l'ambiente e la natura, ma soprattutto significa avere rispetto per tutta quella gente che molti di quei prodotti non se li può permettere.

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