Ad ogni Pasqua si ripropone l'ormai celebre dibattito sul consumo di Agnello nel menù pasquale.
La partita tra gli amanti delle tradizioni e gli amanti degli animali non può che giocarsi anche in cucina dove i cuochi si trovano a fare i conti con un numero sempre crescente di clienti vegani o vegetariani.
Dal punto di vista storico, scopriamo come in effetti il rito dell'agnello non sia prettamente cattolico ma bensì di origine ebraica, è anche vero però, che nell'ultima cena, raccontata dai vangeli cattolici, non sia specificato se sulla tavola si trovasse o meno carne di Agnello.
Ormai da secoli però, è divenuta tradizione popolare, cucinare carne d'Agnello per le festività pasquali, ed il crescente numero culture animaliste critica sempre più aspramente questo rito.
Il cuoco, dal canto suo, deve destreggiarsi tra le richieste dei commensali senza imporre le proprie convinzioni personali, ed allora per la pasqua nel pieno rispetto delle diverse opinioni, giuste o sbagliate che siano, è giusto proporre dei menù dedicati alla tradizione popolare, ma anche dei menù che vadano incontro alla cultura vegana, servendo, in questo giorno di pace, la serenità e la pace anche in tavola.
"Sono convinto di fare il più bel mestiere del mondo...... Faccio felici le persone" (chef Luigi Ammirati)
martedì 31 marzo 2015
Pasqua, tra tradizione e cultura vegana
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